Conte annuncia il nuovo Dpcm: “Ecco cosa cambia”
Il presidente Giuseppe Conte ha annunciato in diretta il nuovo Dpcm con misure ancora più restrittive rispetto a quelle di pochi giorni fa
“Il Paese non può permettersi un nuovo lockdown generalizzato”: Giuseppe Conte ha esordito così nella conferenza stampa in live streaming in cui ha annunciato le nuove misure restrittive in vigore dal 19 ottobre. Un nuovo Dpcm, che segue il precedente di pochi giorni fa “perché bisognava agire tempestivamente”, sottolinea il premier, “poiché la curva di contagi è critica”. La prima novità annunciata è la possibilità per i sindaci di chiudere vie e piazze in caso di assembramenti, mentre le scuole rimangono aperte, anche se per gli istituti superiori sarà consigliata la didattica a distanza o in orari scaglionati.
Nuovo Dpcm: caos per gli sport dilettantistici
Sta generando un po’ di confusione, invece, la nuova misura relativa agli sport: sono salvi quelli professionistici, ha annunciato Conte, mentre viene vietato “lo sport di contatto a livello amatoriale e non sono consentite competizioni per attività dilettantistica di base”. In gergo sportivo, le attività dilettantistiche di base sono solamente quelle di avviamento alla disciplina, ma secondo alcune interpretazioni potrebbero essere inclusi anche i campionati di calcio a livello provinciale, ovvero Terza e Seconda Categoria. Salve, in sostanza, le categorie dalla Prima in su. Per le palestre, invece, ci sarà una settimana di tempo “per allinearsi ai protocolli di sicurezza”, ma anche qui ci sono notizie discordanti sulle norme da applicare.
Cosa cambia per la ristorazione
Le attività di ristorazione – ristoranti, pub e bar – potranno aprire alle 5 del mattino e chiudere alle 24 se presente il servizio ai tavoli, altrimenti la chiusura è anticipata alle 18:00. Inoltre, “si potrà stare per un massimo di sei persone per singolo tavolo e tutti i ristoratori dovranno affiggere quante persone sono ammesse. Nessuna limitazione negli ospedali, negli aeroporti, lungo le autostrade“. Non manca, ovviamente, l’appello al buonsenso degli italiani: “La strategia non è e non può essere la stessa della primavera: in questi mesi abbiamo lavorato intensamente. Le misure più efficaci restano le precauzioni di base: mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Facciamo attenzione nelle situazioni in cui abbassiamo la guardia, con parenti ed amici. In queste situazioni occorre massima precauzione”. “Il governo c’è ma ciascuno deve fare la sua parte”, conclude il premier.